Sembra che l’epoca delle cartelle pazze stia per finire e che l’odissea che i contribuenti dovevano vivere dalla ricezione di una cartella di pagamento da parte di Equitalia possa ora invece risolversi comodamente online. Infatti Equitalia è solamente un’agenzia di riscossione che riceve i dati da altri enti per procedere all’incasso di somme dovute dai cittadini. In caso di errori da parte dell’ente creditore quindi il cittadino era costretto a fare la spola tra gli uffici dell’ente che aveva richiesto il pagamento e gli uffici di Equitalia per risolvere il problema, o almeno provarci.
Per evitare questo continuo peregrinare tra i vari uffici già nel 2010 era stato previsto che si potessero rivolgere direttamente ad Equitalia in caso di richieste di pagamento per le quali esistevano motivi di sospensione della riscossione, ma mentre sino ad oggi questa procedura era stata attivata su iniziativa della stesa agenzia di riscossione, ora è prevista dalla Legge. I motivi per richiedere la sospensione possono risiedere nel fatto che il tributo sia già stato pagato prima che sia stato formulato il ruolo, in una sentenza di annullamento del pagamento o una sospensione da parte dall’Autorità Giudiziaria o dall’ente che ha richiesto il pagamento, la prescrizione dello stesso, un provvedimento di annullamento emesso dell’ente emittente, o per qualsiasi altra motivazione che comunque da diritto al contribuente a non versare quanto richiesto. Gli atti per i quali è possibile richiedere la sospensione sono solamente quelli emessi da Equtalia e non da altri enti, come ad esempio l’Agenzia delle Entrate.
Sino ad ora la richiesta di sospensione poteva essere presentata agli sportelli, tramite raccomandata a/r, via fax o email. Da ora è invece possibile presentare la richiesta direttamente dal sito web di Equitalia, tramite il nuovo servizio di sospensione online. Basterà infatti collegarsi al suo sito web e selezionare il servizio di sospensione online (potete andarci direttamente selezionando questo link). Vi si aprirà una pagina in cui sono riportate alcune informazioni nonché il link per procedere alla richiesta vera e propria. Prima di procedere però (come consiglia il sito stesso) prendete la seguente documentazione, che sarà indispensabile per poter procedere:
- la cartella di pagamento per la quale si richiede la sospensione della riscossione;
- tutta la documentazione che supporta e giustifica la richiesta;
- un documento di identità;
- dichiarazione sostitutiva di certificazione per le persone giuridiche
Qui vi verranno richiesti i vostri dati anagrafici e di contatto, quindi potete selezionare il pulsante AVANTI e continuare con la compilazione.
Al termine della procedura vi verrà inviata una email (non di posta certificata) di conferma per l’avvenuta presentazione con un riepilogo dei dati inseriti.
Va ricordato che la richiesta di sospensione di pagamento deve essere presentata entro 90 giorni dalla ricezione del primo atto relativo alla richiesta per cui si procede. Solamente l’ente che ha richiesto il pagamento a poter procedere all’annullamento della richiesta di pagamento e per tale motivo a quest’ultimo verrà inviata la richiesta che esaminerà la documentazione. All’esito dell’istruttoria l’ente potrà procedere alla conferma, allo sgravio o all’annullamento del pagamento, comunicandone l’esito ad Equitalia ed inviandogli il relativo provvedimento. Durante tale periodo ogni forma di riscossione viene sospesa. Se nel termine di 220 giorni dalla presentazione della domanda l’ente creditore omette di trasmettere la propria decisione ad Equitalia la richiesta di pagamento decade automaticamente.
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