Il bonus malus, questo sconosciuto


Tariffa bonus/malus

Abbiamo visto quali sono i parametri utilizzati per il calcolo del premio assicurativo. Tra quelli elencati il più importante, ed anche il più influente, è quello legato alla classe di merito, che segue la progressione del cosiddetto bonus/malus. Il meccanismo del bonus malus è molto semplice ed è forse il parametro che meglio indica la storia assicurativa di una persona, quindi la sinistrosità pregressa, che permette all’assicurazione di stabilire le probabilità che quel conducente causi un incidente. Ma vediamo più nel dettaglio come funziona la progressione nelle classi di merito.
Partiamo dall’inizio. Quando si stipula un nuovo contratto assicurativo per un veicolo, viene assegnata dalla compagnia assicuratrice una classe di merito, che di solito è la 14. Al termine di ogni anno (o per meglio dire del periodo di osservazione, che poi spiegheremo) in relazione al numero di sinistri provocati, anche se in concorso di colpa, l’assicurazione assegna una nuova classe di merito: migliore se non si sono provocati sinistri, peggiore se i sinistri sono stati provocati. La classe di merito migliore, ed anche più economica, è la prima classe, mentre la peggiore, e quindi la più cara, è la 18. Quindi la classe di merito è proprio in funzione del comportamento del singolo conducente e per un aumento della classe di merito verrà applicata un tariffa maggiore mentre la tariffa diminuirà conseguentemente alla diminuzione della classe di merito. Abbiamo detto del periodo di osservazione, ossia del periodo in cui il comportamento alla guida viene controllato per la futura applicazione della classe di merito. Questo periodo di osservazione ha inizio alla stipula della polizza e termina 60 giorni prima della scadenza, e questo per il primo anno. Per gli anni successivi il periodo di osservazione inizia dal termine del periodo precedente (ossia 60 giorni prima della scadenza) e termina come sempre a 60 giorni dalla scadenza della polizza. La progressione nelle classi di merito (sia in positivo che in negativo) avviene secondo i criteri della seguente tabella:
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Le classi di merito non sono uguali per tutte le compagnie assicurative ma ogni compagnia decide in autonomia la progressione delle classi di merito.  Questo però creerebbe difficoltà nel momento in cui un assicurato intenda cambiare compagnia, non corrispondendo le categorie tra compagnie diverse. Per ovviare a questa difficoltà sono state create classi di merito universali, cioè valide per tutte le compagnie. Quindi ogni assicurato apparterrà ad una classe di merito stabilita dalla compagnia assicuratrice (detta classe interna) ed alla corrispondente classe universale (indicata come C.U.). Per stabilire la corrispondenza tra classe di merito interna ed classe di merito universale sono state stabilite apposite tabelle di conversione. Entrambi le classi di merito devono poi essere indicate dalla compagnia assicuratrice sull’attestato di rischio. 
 

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