In ogni contratto assicurativo sono inserite alcune clausole che possono far aumentare o diminuire il premio, aumentando o diminuendo di conseguenza la copertura e la nostra tranquillità. Le clausole in un qualsiasi contratto sono degli accordi tra le parti che apportano modifiche al contratto stesso, prevedendo casi particolari. Nei contratti di assicurazione dei veicoli le clausole più diffuse sono quella di franchigia, esclusione e rivalsa
In cosa consistono queste clausole e cosa comportano al nostro contratto? La clausola di franchigia altro non è che un accordo tra l’assicurazione ed il contraente in base al quale, in caso di sinistro, una parte della somma dovuta dall’assicurazione come risarcimento è a carico del contraente. Questa clausola è utile per abbassare il premio assicurativo ma, in caso di sinistro, dovrà restituire una somma all’assicurazione. Nel caso di sottoscrizione di questo tipo di contratti è possibile che la compagnia offra in abbinamento al contratto RC auto un contratto con società finanziarie o banche per garantirsi il recupero delle somme dovute dal contraente. L’unico caso però in cui questo abbinamento può essere offerto è nei cosiddetti contratti a recupero garantito, mentre al di fuori di questi contratti le compagnie assicurative non possono subordinare la sottoscrizione di un contratto RC alla contestuale sottoscrizione di altri tipi di coperture.
Le clausole di esclusione e rivalsa sono una serie di condizione inserite nel contratto che se si verificano nel caso di un incidente possono limitare la copertura assicurativa o addirittura escluderla. Quindi, in questi casi, sarà l’assicurato a dover risarcire completamente il danno. Avverrà quindi che la compagnia assicurativa risarcirà quanto dovuto esercitando poi un’azione di rivalsa nei confronti dell’assicurato. Tra i casi di esclusione, e quindi di rivalsa, rientrano ad esempio i sinistri provocati da un veicolo alla cui guida vi era una persona priva di patente di guida (perchè mai conseguita, sospesa o ritirata), o in stato di alterazione dovuta all’assunzione di alcool o droghe. In alcuni contratti inoltre viene specificato l’abituale conducente del veicolo assicurato ed in caso di sinistro provocato da conducenti diversi da quello indicato, la compagnia può effettuare azione di rivalsa. Esempio tipico può essere un contratto in cui è indicato come unico conducente del veicolo il capofamiglia ma poi viene provocato u sinistro dal figlio neopatentato. In questo caso, se previsto nel contratto, la compagnia potrebbe effettuare azione di rivalsa in quanto per il neopatentato vi sarebbero state condizioni contrattuali differenti. Occorre quindi prestare attenzione nel sottoscrivere contratti nei quali sono inserite le clausole di franchigia, esclusione e rivalsa, considerando sia i benefici economici che comportano sul premio assicurativo ma anche i rischi di future esposizioni economiche in caso di sinistri.
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