Assicurazioni RC auto: come viene calcolato il premio

incidenteOgni veicolo deve essere coperto da assicurazione ed in caso di sinistro sarà l’assicurazione a pagare i danni causati dall’incidente.
Questo non è però un servizio gratuito e per averlo bisogna pagare. Il prezzo che si deve pagare per questo servizio si chiama “premio assicurativo” e copre un anno di assicurazione, e può essere versato in unica soluzione o in più rate. L’ammontare del premio da pagare viene stabilito da ogni compagnia assicurativa in relazione a dati oggettivi relativi all’intestatario della polizza, che si chiama contraente. Sulla base di questi dati la compagnia di assicurazione stabilisce il rischio che quell’autovettura causi un incidente e di conseguenza l’ammontare del premio. Vengono cioè creati “gruppi di rischio” aventi caratteristiche simili in base a determinati criteri di valutazione che combinati tra loro danno il rischio di di ognuno.
I dati utilizzati per giungere alla determinazione del rischio e del premio sono:
  • potenza del veicolo: è uno degli elementi più rilevanti per la valutazione del premio. Infatti all’aumentare della potenza (espresso in Kw o c.v.) aumenta il premio in quanto, statisticamente, aumentano incidenti e danni provocati;
  • provincia residenza del proprietario: esistendo rischi diversi di rimanere coinvolti in incidenti a seconda della provincia in cui si risiede, analogamente varia il prezzo del premio in funzione della residenza;
  • alimentazione del veicolo: questo dato è utile alle compagnie per determinare in modo approssimativo il kilometraggio annuo percorso dal veicolo. All’aumentare della percorrenza aumenta il rischio e il premio;
  • presenza di sistemi di sicurezza: tra questi sono considerati ABS, antipattinamento, airbag. Maggiore è la sicurezza minore è il premio;
  • età del contraente: statisticamente i giovani provocano più incidenti delle persone esperte. Per questo più è bassa l’età maggiore sarà il premio. generalmente al di sotto di età predefinite (generalmente dai 23 ai 25 anni) si applica un premio maggiore;
  • anzianità di patente: i neopatentati provocano più incidenti dei guidatori esperti;
  • stato civile: le persone sposate con figli (specialmente se piccoli) provocano meno incidenti;
  • sesso dell’assicurato: statisticamente (e contrariamente alle credenze popolari) le donne giovani provocano meno sinistri dei pari età maschi. Per questo il premio sarà per loro minore;
  • conducente unico: se un veicolo è condotto da una sola persona si applicano le condizioni di questi. Diverso potrebbe essere il caso n cui l’autovettura condotta da persona esperta e da un neopatentato (es. padre e figlio);
  • utilizzo dei veicolo: chi utilizza il veicolo per lavoro (percorrendo quindi molti kilometri) può provocare più sinistri di uno che lo utilizza solo saltuariamente;
  • classificazione bonus/malus: questa è la prima classificazione che viene tenuta in considerazione ed è quella che più si addice alla singola persona. Infatti tiene conto della storia pregressa dell’assicurato e quindi sul rischio che la compagnia assicurativa si assume assicurando una persona in particolare;
  • componente fiscale: al premio calcolato in base ai parametri precedenti si applica un’imposta del 12,5 % oltre al contributo per il Servizio Sanitario Nazionale (detraibile dalle tasse) del 10,5 %. 
Considerando ed unendo tutti questi parametri vi sarà un premio specifico per ogni assicurato

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1 commento:

  1. incredibile .... vorrei che essere cool, diciamo che era un 50,00 di acconto e un versamento 20,00 mese per assicurare che le auto. se si frena qualcosa che vi invieremo le parti necessarie ... la sua cara impressionante grazie....Visit this link

    Regards,
    Berry

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