Tasso fisso, variabile, misto o bilanciato?

bancaCome abbiamo visto nello scorso articolo il mutuo non è altro che un contratto tra chi eroga il prestito e chi lo riceve. L’erogazione di questo servizio però non è gratuito, anzi non è gratis il denaro che viene erogato. Il suo costo altro non è che il tasso di interesse richiesto.  
Nella scelta del tipo di mutuo  grandissima importanza assume il tasso di interesse, sia come valore assoluto sia come tipologia. Si deve innanzitutto valutare quale tasso verrà applicato (ricordando che è su base annua), quindi valutare che percentuale di spread verrà applicata (lo spread è sostanzialmente la maggiorazione che l’istituto erogante applica sul costo del denaro definito a livello centrale) ed infine decidere sulla tipologia del tasso.
Infatti se fino a qualche hanno fa l’indecisione riguardava solamente la scelta tra tasso fisso e tasso variabile, oggi le scelte sono molto maggiori esistendo sul mercato molteplici tipologie di tassi. Conoscerli meglio magari non renderà la scelta più facile ma sicuramente più consapevole.
I tipi di tasso oggi offerti dal mercato sono i seguenti:
  • Tasso Fisso: optando per il tasso fisso si punta sulla sicurezza. Infatti non vi sono rischi di sorta e si conosce l’esatto ammontare della rata per tutta la durata del finanziamento. A fronte di questi vantaggi però c’è un costo maggiore del denaro, ossia un tasso di interesse più alto rispetto ad altri prodotti;
  • Tasso Variabile: il denaro non costa sempre la stessa cifra. Questo costo cambia e con esso cambiano gli indici di riferimento. L’indice più comune è quello chiamato Euribor (che significa Euro interbank offered rate). Il tasso variabile è collegato quasi sempre a questo indice, maggiorato della percentuale di spread. All’aumentare di questo indice aumenterà la rata, al suo diminuire la rata scenderà;
  • Tasso Variabile a Rata Costante: il mutuo erogato con questo tipo di tasso ha una rata costante, come nel tasso fisso, mentre varia la durata del finanziamento. Se il tasso di interesse aumenta aumenterà la durata del prestito se diminuisce, si accorcerà;
  • Tasso Variabile con Limiti Prefissati: in questo caso si cerca di approfittare della variabilità del costo del denaro (e quindi del tasso Euribor) sperando di approfittare in una sua diminuzione, ma l’importo della rata avrà un limite massimo non superabile, detto CAP. Anche la banca può indicare un limite minimo al di sotto del quale la rata non scenderà, che prende il nome di floor. In genere il tasso di interesse per questo tipo di finanziamenti e più elevato di un variabile standard;
  • Tasso Misto: per i finanziamenti a tasso misto si cominceranno i rimborsi utilizzando il tasso fisso o quello variabile. Dopo un determinato periodo di tempo si potrà decidere di modificarlo oppure continuare con il tipo di tasso scelto inizialmente;
  • Mutui Bilanciati: in questi tipi di mutuo sono presenti sia il tasso fisso che quello variabile, in percentuali differenti a seconda delle scelte ritenute più opportune. Analogamente alla percentuale del tasso variabile scelta si avrà un rischio maggiore o minore;
  • Mutui Elastici: in questo tipo di mutuo viene pagata con regolarità solamente la parte relativa gli interessi. La restituzione della quota capitale avviene invece in maniera diversificata, ad esempio ad intervalli più lunghi o addirittura senza alcuna scadenza.
Come vedete le scelte possibili sono numerose e se si considera che vi è anche la possibilità di mescolare tra loro le varie opportunità diventano innumerevoli.
E voi quale tipo di mutuo scegliereste?

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1 commento:

  1. certo che è una giungla. Meno male che qualcuno spiega qualcosa

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